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Proseguono le attività di Mi.Gio.Act. in Umbria

Ginnastica dolce in terra umbra: proseguono le attività del progetto Uisp, con soddisfazione delle partecipanti. Parlano A. Miscetti e F. Forsoni

 

Ripartono gli approfondimenti del progetto Uisp “Mi.Gio.Act. – Mi muovo, gioco, sono attivo”, finanziato da Sport e Salute S.p.A. e sostenuto dal Dipartimento per lo Sport / Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha l’obiettivo di sperimentare iniziative di promozione dell’accesso all’attività fisica nei confronti di uomini e donne over 60 in tutto il territorio italiano.

Il progetto, che si avvia verso la conclusione, ha riscosso un importante successo in Umbria, precisamente nel comune di Ficulle (in provincia di Terni), coinvolgendo a partire da fine giugno un gruppo di 15 partecipanti in attività di ginnastica dolce presso la palestra comunale. “L’attività che abbiamo organizzato – esordisce Agnese Miscetti, operatrice Uisp Orvieto Medio Tevere – mira a migliorare la coordinazione, l’equilibrio e il rinforzo muscolare. La lezione inizia con un riscaldamento volto a tenere attiva la mobilità e prosegue con esercizi che differiscono da lezione a lezione. Ci concentriamo su lavori improntati sulla coordinazione, sull’equilibrio o sullo stretching per aumentare la mobilità articolare. Siamo partiti chiaramente da cose semplici (come la presa di coscienza dei movimenti che si possono fare nello spazio) e ora stiamo lavorando sul rinforzo”. In aggiunta, sono stati organizzati esercizi con attrezzi come bastoni, fit ball ed elastici e alle classiche lezioni di ginnastica si sono alternate sedute di giochi incentrati soprattutto sulla coordinazione.

Mi.Gio.Act. ha avuto un significativo impatto sulla vita quotidiana dei partecipanti, migliorando alcuni problemi fisici che si portavano dietro da tempo. “Sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti – sottolinea Agnese – dopo le lezioni svolte più partecipanti mi hanno riferito di sentirsi meglio. C’è chi ora si allaccia le scarpe senza dover essere seduta, chi invece sente meno dolori mentre fa le scale. Qualcun’altra ha iniziato a camminare fuori perché si sente più attiva, mentre un’altra partecipante, che soffre di artrosi all’anca, mi ha detto che si sentiva molto meglio da quando avevamo iniziato ad allenarci insieme”.

Che relazione si è creata tra il gruppo e Agnese? “Inizialmente le partecipanti erano timide e diffidenti. All’inizio mi chiedevano a cosa servivano gli esercizi che facevo svolgere loro. Ho cercato però fin da subito di fare lezioni interattive e, dopo che hanno visto che c’era un obiettivo preciso dietro l’esercizio, il tutto si è ribaltato. Ora c’è molta più confidenza e si fidano di me. Si è creato un vero e proprio rapporto di amicizia tra di noi e sono contente di venire a lezione e raccontarmi gli avvenimenti della settimana”. L’esperienza migliore per la giovane operatrice Uisp è sicuramente stata quella del rientro dopo la pausa di Ferragosto. In questa occasione le partecipanti hanno mostrato un forte affetto nei suoi confronti, chiedendole anche quando saranno organizzati altri corsi da parte sua.

Un obiettivo del progetto Mi.Gio.Act. è quello di incentivare la socialità attraverso l’attività motoria. Missione riuscita come testimonia Agnese, la quale sottolinea come inizialmente le partecipanti non si conoscevano ma che in seguito hanno fatto molto gruppo. “Parlano molto tra di loro e hanno già deciso di organizzare l’evento finale tutte insieme. Abbiamo quindi raggiunto risultati anche sotto questo punto di vista perché con il tempo si sono sviluppate amicizie”.

Se nella zona orvietana i progetti Uisp Nazionale finanziati da Sport e Salute S.p.A. e sostenuti dal Dipartimento per lo Sport / Presidenza del Consiglio dei Ministri proseguono, a Perugia, Trasimeno e Altotevere si sono conclusi tutti. Tempo di bilanci da tracciare con il presidente del Comitato Regionale Uisp Umbria, Fabrizio Forsoni: “I progetti sono andati oltre le aspettative, i numeri sono stati raggiunti ma soprattutto c’è stato molto interesse e sono piaciute le attività che abbiamo proposto”.

I progetti svolti in Umbria hanno coinvolto molte associazioni del territorio che hanno avuto un ruolo fondamentale, mettendo a disposizione tecnici e operatori per i corsi e creando una collaborazione forte con i comitati territoriali Uisp.

“Siamo una regione fortunata – prosegue Forsoni – essendo piccoli riusciamo a includere tante persone. Il coinvolgimento dei ragazzi è fondamentale, bisogna incuriosirli ed è stata molto importante la fase progettuale perché i partecipanti sono venuti a conoscenza di attività nuove. È stato più facile invece coinvolgere le persone anziane, perché sono coinvolte in altri progetti come camminate e attività outdoor e in questo caso l’Umbria si presta molto con il suo territorio. La sedentarietà va combattuta coinvolgendo tante persone e questi progetti sono significativi perché danno l’opportunità a noi di stimolare e ai partecipanti di provare le attività che portiamo avanti”. (Sergio Pannocchia)

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